
(Cori, 23 aprile 2007)
Premessa
Da molti anni a Cori e Giulianello esiste uno scarto tra il voto espresso a livello politico, che vede una maggioranza costante orientata verso il centrosinistra nelle diverse elezioni, e il voto espresso a livello amministrativo comunale, che per due volte ha visto prevalere una coalizione di centrodestra.
La maggioranza di centrodestra al Comune di Cori si è proposta come una forza in grado di offrire una stagione di rinascimento, che facesse uscire il paese dalla condizione di marginalità in cui era caduto.
Dopo sette anni di governo al Comune di Cori, possiamo affermare che il centrodestra ha perduto la scommessa per un nuovo rinascimento della città, nonostante che in questi anni abbia potuto giovarsi dell'appoggio di tutti i livelli di governo, provinciale, regionale e nazionale. La città di Cori è in gran parte rimasta nella condizione di marginalità precedente e la crisi della maggioranza di centrodestra è la conferma più lampante del venir meno delle condizioni che hanno giustificato la sua scommessa di governo.
Rispetto a questa situazione politica ed amministrativa, l'associazione "L'Ulivo per Cori e Giulianello" ha posto come condizioni di rilancio di una nuova proposta di governo del centrosinistra 3 parole d'ordine:
unità, apertura, innovazione.
A partire dal confronto culturale per la nascita del Partito democratico dell'Ulivo, abbiamo richiesto che le forze dell'Unione costruissero, in vista delle prossime elezioni amministrative, una coalizione unitaria fondata sui partiti e sulle realtà associative, fortemente strutturata, aperta a tutte le competenze presenti nel territorio e a tutti i contributi di idee che vengono dalla società civile, capace di costruire una proposta unitaria e innovativa per il governo della nostra Città.
Tra mille difficoltà e conflitti, i partiti dell'Unione sono riusciti a recuperare un terreno unitario di confronto che ha permesso di proporre agli elettori dell'Unione 3 candidati, tra i quali è stato scelto
l’ avv. Tommaso Conti, il candidato sindaco proposto unitariamente dai Ds e dalla Margherita, i partiti dell’Ulivo.
Alle primarie hanno partecipato oltre 2200 persone (circa il 25% degli elettori) ed il percorso intrapreso ha consentito di soddisfare la domanda di unità e di apertura che gli elettori dell'Unione richiedono ai partiti del centrosinistra.
Alla vigilia della presentazione della lista unitaria dell’Unione per Cori e Giulianello dovrà garantire, vogliamo offrire un contributo per il programma della coalizione per favorire il confronto unitario su una proposta innovativa per il governo della Città di Cori.
Un progetto per lo sviluppo sostenibile per Cori e Giulianello
La Città di Cori, fino agli anni '80, è stata considerata un punto di riferimento e di buon governo in tutta la provincia di Latina. A partire dagli anni successivi, invece, essa ha perduto la capacità di rappresentare una prospettiva di innovazione e di attrazione ed è restata ai margini delle scelte strategiche di sviluppo della provincia: nelle infrastrutture, nei servizi, negli assetti politici.
La Città di Cori ha progressivamente perduto le caratteristiche di eccellenza nello sviluppo del territorio e nei servizi sociali e culturali ed è stata posta in una condizione di marginalità rispetto all’impetuoso sviluppo che ha caratterizzato sia la pianura pontina, sia l’area a sud di Roma. Al tempo stesso, città come Aprilia, Cisterna e Valmontone sono state, senza dubbio, favorite dallo sviluppo delle vie di comunicazione e dalla loro centralità nei collegamenti con Latina e Roma.
Per questo motivo, la bretella Cisterna – Valmontone e l’aeroporto civile di Latina scalo possono costituire un’oggettiva occasione per il territorio di Cori e Giulianello, per valorizzare la sua vocazione naturale di ponte tra la provincia di Latina e l’area romana e dei castelli romani.
Di fronte a queste possibilità future, Cori non si può limitare alla semplice difesa o conservazione dell'esistente. Non si tratta di rincorrere modelli di sviluppo quantitativo che caratterizzano le città vicine, ma puntare ad un modello di sviluppo sostenibile e di qualità che punti a valorizzare i borghi storici di Cori e Giulianello e la natura circostante: la montagna, la collina, la campagna, il lago.
Vogliamo un progetto che sappia coniugare quantità e qualità, storia e natura, la valorizzazione dei prodotti tipici e lo sviluppo di servizi di qualità, in modo da rendere Cori una città competitiva e, allo stesso tempo, godibile, una città che offra prospettive di vita attraenti a chi ci vive e in grado di offrire condizioni ideali di insediamento alle persone e alle imprese che vengano da fuori.
Strettamente collegate a questo progetto sono alcune priorità programmatiche che la prossima amministrazione comunale dovrà affrontare.
Le priorità programmatiche
1. La riforma della politicaLa partecipazione, la trasparenza e la responsabilità rappresentano le chiavi del rapporto tra la politica e i cittadini. Dobbiamo costruire un Comune attraente, in grado di ascoltare le esigenze dei cittadini e di tradurle in scelte di governo responsabili e verificabili. La coalizione dell’Unione per Cori e Giulianello dovrà aprirsi al contributo dei cittadini nella scelta delle priorità di governo dell’Unione e stipulare un patto con la cittadinanza per la riduzione dei costi diretti e indiretti della politica per la costante verifica dell’azione amministrativa attraverso le procedure trasparenti del bilancio di mandato e del bilancio partecipato. Dovranno essere adeguatamente sviluppate forme di partecipazione per cittadini e associazioni alla vita istituzionale del Comune, attraverso specifiche consulte.
2. Un’amministrazione comunale rinnovataOccorre investire in un’amministrazione comunale imparziale ed efficiente, che riesca a risanare la sua situazione finanziaria e contabile attraverso un’attenta gestione delle entrate e delle spese comunali ed anche per mezzo di processi di risparmio che passino la gestione associata di alcuni servizi con i Comuni vicini. Vogliamo un’amministrazione comunale nella quale siano adeguatamente distinte le responsabilità politiche dalle responsabilità di gestione, che formi e responsabilizzi i suoi dipendenti, che risponda in modo puntuale alle domande di legalità e di sicurezza dei cittadini, che valorizzi la ricchezza del tessuto associativo e dell’iniziativa privata del territorio in modo imparziale, sulla base di scelte strategiche condivise.
3. Salvaguardia e valorizzazione del demanio e del patrimonioIl Comune di Cori dovrà avere come obiettivo primario la salvaguardia e la valorizzazione del demanio nella gestione dei rapporti con i concessionari che sfruttano la ricchezza del territorio (cave, patrimonio boschivo, gestione delle risorse idriche….). Occorre inoltre pensare a forme di gestione adeguata delle beni comunali (le strade, le reti, la pubblica illuminazione, gli impianti sportivi, il complesso di Stoza, i beni culturali, il museo, ecc.) che consentano di superare le carenze esistenti, garantendo gli investimenti necessari alla manutenzione e alla valorizzazione del patrimonio, anche con il concorso di operatori privati.
4. Un piano per lo sviluppo sostenibile del territorioNella pianificazione urbanistica occorre recuperare una visione unitaria che punti a valorizzare la qualità dei borghi storici di Cori e Giulianello e della natura circostante: la montagna, la collina, la campagna, il lago. Occorre avviare politiche ed incentivi per il risanamento dei centri storici. Occorre favorire la riconversione e i nuovi investimenti nell’edilizia residenziale pubblica. Eventuali nuovi insediamenti abitativi o economici dovrebbero essere inseriti nella prospettiva della salvaguardia del territorio (con la nascita del parco regionale) ed in rapporto allo sviluppo delle vie di comunicazione sull’asse “pianura - Cori -bretella Cisterna-Valmotone”, con la previsione di uno svincolo che non insista sul lago di Giulianello.
5. Uno sviluppo di qualitàOccorre avviare scelte di sostegno allo sviluppo delle attività economiche che sappiano valorizzare le attività legate alle caratteristiche storiche del territorio (i prodotti tipici: olio, vino, pane, prodotti agricoli, ecc.), gli insediamenti economici nei centri storici e le attività di tipo innovativo che consentano uno sviluppo anche intensivo dell’economica locale senza un grande impatto ambientale e delle produzioni innovative (energie alternative, ICT, Banda larga) con l’obiettivo di superare il gap che in questi settori separa il nostro territorio dall’area pontina e romana.
6. Una città che guarda al futuroLa città di Cori deve investire e riqualificare gli istituti scolastici esistenti per offrire un futuro migliore ai 1200 ragazzi e ragazze che ogni anno li frequentano. In questa prospettiva occorre verificare l’ipotesi di realizzare un istituto superiore che, collegato con la riqualificazione di Stoza, consenta di dare ai giovani di Cori la possibilità di poter crescere e studiare in un contesto vivace e aperto, fino all’età della scuola dell’obbligo (oggi a 16 anni). Allo stesso tempo, il Comune deve valorizzare, insieme alla “Pro loco”, la ricchezza del tessuto associativo esistente per la programmazione delle attività culturali, sportive e ricreative e la gestione migliore degli spazi e degli impianti presenti nel territorio.
7. La città dei serviziUna città può divenire attraente se sono garantiti servizi adeguati a tutta la cittadinanza. Dalla cultura delle opere pubbliche occorre passare alla cultura dei servizi, mettendo al centro dell’attenzione dell’attività comunale le persone e le famiglie (servizi per l’infanzia, servizi sociali, servizi per gli anziani) e valorizzando il ruolo delle associazioni e dei gruppi di volontariato. Anche per il rilancio dell’Ospedale di Cori occorre valorizzare gli investimenti recenti operati dalla Regione sulla struttura, per rendere l’Ospedale il punto di riferimento per un’assistenza sanitaria di prossimità, con servizi di day hospital, ospitalità sanitaria, riabilitazione post-acuzie, assistenza domiciliare per le persone bisognose di cure.
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