Presentazione dell'Associazione
Relazione di Gaetano Palombelli
Chi siamo
L’Associazione “L’Ulivo per Cori e Giulianello” riunisce un gruppo di persone, che sente l’esigenza di contribuire al percorso di trasformazione dell’Ulivo, da semplice alleanza elettorale a soggetto politico stabile e duraturo della vita politica italiana, nell’ambito del sistema bipolare che si è faticosamente affermato, sia a livello nazionale, sia a livello regionale e locale.
Siamo, infatti, convinti che i partiti siano e restino i soggetti primari della scena politica, ma vediamo tutti i limiti dell’attuale frammentazione politica, profondamente legata alla dimensione corporativa della società italiana.
La nascita di un grande partito democratico dell’Ulivo che unifichi le diverse culture riformatrici, è il passaggio necessario per costruire in Italia un sistema politico stabile, che dia certezze ai cittadini e alle imprese e che ponga le condizioni per uno sviluppo sostenibile e duraturo del paese.
Vogliamo ripartire dalla base della società e dallo spirito che si è manifestato nelle primarie dell'Unione dell'Ottobre scorso e che ha consentito la vittoria alle elezioni politiche del 9 e 10 aprile e la formazione del Governo Prodi, con un impegno straordinario di respiro locale e nazionale per dare un contributo alla nascita del nuovo partito e per allargare gli spazi di partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica.
Chiediamo a tutte le persone di Cori e Giulianello che condividono questa prospettiva, iscritti o non iscritte a partiti o a associazioni, di partecipare alla vita dell’associazione “L’Ulivo per Cori e Giulianello” per dare il loro contributo originale sui valori, sui programmi e sugli strumenti della nuova forza politica.
Perché l’associazione nasce oggi a Cori
Da molti anni a Cori e Giulianello esiste uno scarto tra il voto espresso a livello politico, che vede una maggioranza costante orientata verso il centrosinistra nelle diverse elezioni, e il voto espresso a livello amministrativo comunale, che per due volte ha visto prevalere una coalizione di centrodestra.
In questi anni i partiti del centrosinistra non sono riusciti a livello locale ad offrire una visibile e fondata speranza di alternativa. La insufficiente unità e i troppi personalismi, tra i partiti e nei partiti, non consentono ai cittadini, singoli e associati, di partecipare alla vita politica e di guardare ad essi con fiducia.
Crediamo che la presenza dell’associazione “L’Ulivo per Cori e Giulianello” possa contribuire a riaprire canali di partecipazione, a ricollegare la discussione politica locale a ciò che avviene a livello nazionale, a offrire una sede di confronto stabile, duratura e innovativa tra i partiti, gli eletti e le associazioni.
Rispetto alla crisi in cui è ormai caduta la maggioranza di centrodestra del Comune di Cori vogliamo dare un contributo diretto alla costruzione di una coalizione dell'Unione, aperta a tutte le competenze presenti nel territorio e a tutti i contributi di idee che vengono dalla società civile, e capace di costruire una proposta unitaria per il governo della nostra Città.
Perché l’iniziativa su finanziaria 2007 e riforma della politica
Abbiamo deciso di dare inizio alle attività dell’associazione “L’Ulivo per Cori e Giulianello” con un incontro pubblico sulla finanziaria 2007 e sulla riforma della politica, perché vogliamo mettere insieme la discussione sui problemi del paese con quella relativa alla riforma della politica.
Proprio per sottolineare questo legame tra la riforma della società e la riforma della politica abbiamo chiesto a Stefano Fassina, Consigliere economico di Visco e componente della segreteria regionale dei DS, e a Donato Maraffino, Presidente dell’Associazione per il Partito democratico di Latina, di venire a Cori a parlare della legge finanziari a 2007 e dell’esperienza delle primarie dell’Unione per le elezioni comunali di Latina.
Il modo con cui si è arrivati all’approvazione della legge finanziaria in Parlamento conferma la deriva in cui si trova il nostro paese: ci si preoccupa di difendere le posizioni acquisite di singole corporazioni piuttosto che di offrire una prospettiva di sviluppo alle generazioni future.
La società corporativa si rispecchia e trova protezione in un sistema politico frammentato ed in un sistema istituzionale debole: molti partiti (a destra e a sinistra) che pesano sulle decisioni anche più minute; un Governo con tanti ministri e sottosegretari, un Parlamento che discute per mesi di una legge finanziaria che ala fine viene approvata con un maxiemendamento di 1400 commi spesso incomprensibili.
Di fronte a questo specchio in frantumi crediamo comunque che, anche nella legge finanziaria, ci siano alcuni spiragli di ricostruzione e di investimento verso il futuro: il risanamento della finanza pubblica, la scelta dell’equità, il sostegno allo sviluppo, la riorganizzazione della PA…
Tuttavia crediamo che, accanto a questi provvedimenti urgenti, sia necessario e urgente avviare una prospettiva seria di riforma del sistema politico: attraverso la riapertura di canali di partecipazione tra i cittadini (singoli e associati) e i partiti, attraverso il riscorso a metodi democratici (come le primarie) per la selezione delle leaderschip politiche e, soprattutto, attraverso la nascita del Partito democratico dell’Ulivo.